Disabilità Intellettive.
All’interno delle sedute a secco, i bambini vengono lasciati liberi di esplorare gli strumenti e gli oggetti presenti nella stanza, mentre il terapista accompagna con il suono i loro movimenti e, in particolare il loro passo. Gli strumenti musicali possono essere utilizzati in modo convenzionale e non, possono trasformarsi in giochi ed essere un ponte per alimentare la relazione con il terapeuta.
Durante il percorso a secco si cerca di creare un "aggancio" che permetta al bambino di identificarsi a livello corporeo in quello che viene suonato: questo si traduce nell’instaurarsi di una relazione di fiducia e, al contempo, nello sviluppo di una maggiore sensibilità ritmica.
La musica che viene realizzata si adatta di volta in volta allo stato fisico-emotivo del bambino (ad esempio: se si muove molto la musica sarà agitata, se è rilassato la musica sarà più lenta): sfruttando il potere della musica cerchiamo di guidare il bambino verso uno stato emotivo positivo. Oltre al benessere psicologico, il legame che si crea tra ritmo e movimento permette di migliorare i loro schemi motori.
Una volta instaurato il rapporto di fiducia, parallelamente all’attività a secco i bambini iniziano a svolgere quella acquatica. In questo caso, la musica a bordo vasca si combina con l’attività in piscina. In acqua non c’è gravità e questo facilita lo sviluppo di movimenti fluidi e spontanei. La continua stimolazione tattile dell’acqua promuove la propriocezione e la consapevolezza del proprio corpo. Tutto questo si unisce alla componente emotiva che in acqua viene amplificata ed esplorata ulteriormente.
Un processo simile viene adottato anche per gli interventi con gli adulti affetti da disabilità intellettiva. Qui obiettivo principale è la promozione del benessere e dell’inclusione. Mezzi per raggiungerlo di nuovo il ritmo, la musica, il passo e l’acqua.